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- Volo suborbitale di 11 minuti con equipaggio 100% femminile.
- Tute spaziali create da Oscar de la Renta: eleganti e personalizzate.
- La capsula ha raggiunto i 100 km di altitudine (linea di Kármán).
Il 15 aprile 2025, Blue Origin, l’impresa aerospaziale fondata da Jeff Bezos, ha compiuto un passo rilevante, sebbene oggetto di controversie, nel campo del turismo spaziale. Un volo suborbitale della durata di soli 11 minuti ha trasportato nello spazio un equipaggio composto interamente da donne, figure di spicco provenienti dal mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria e dell’attivismo sociale. *Facevano parte del gruppo di viaggiatrici: Lauren Sánchez, partner di Bezos; la nota vocalist Katy Perry; Gayle King, volto noto della televisione; Kerianne Flynn, professionista della produzione cinematografica; Aisha Bowe, precedentemente scienziata presso la NASA; e Amanda Nguyen, paladina dei diritti umani.
Questo evento, svoltosi nel deserto texano, ha generato reazioni divergenti. Da una parte, è stato acclamato come un simbolo di empowerment femminile e un’opportunità per motivare le donne a intraprendere percorsi professionali in ambito scientifico e tecnologico. Dall’altra, è stato criticato come una mera strategia di marketing e promozione del brand spaziale, una sorta di “festa di addio al nubilato di lusso” pensata per i social media e le pubbliche relazioni.
Un Volo Suborbitale di 11 Minuti
La capsula New Shepard, con i suoi 18 metri di altezza e alimentata da un motore BE-3, ha condotto le sei donne al di là della linea di Kármán, il confine internazionalmente riconosciuto dello spazio, situato a 100 chilometri di altitudine. Durante i circa tre minuti di microgravità, le passeggere hanno avuto la possibilità di contemplare la Terra da una prospettiva inedita. Il rientro è avvenuto senza intoppi, con un atterraggio supportato da paracadute nelle vicinanze del sito di lancio.

Al ritorno sulla Terra, Lauren Sánchez ha espresso la sua commozione per la vista del pianeta, descrivendola come “calma e viva”. Katy Perry ha manifestato la sua gioia baciando il suolo e intonando strofe di “What a Wonderful World”. Gayle King, vincendo la sua paura di volare, ha anch’essa baciato la terra, incoraggiata dalla sua amica Oprah Winfrey.
Tute Spaziali di Alta Moda
Un particolare che ha catturato l’attenzione è stato il design delle tute spaziali, create da Lauren Sánchez in collaborazione con gli stilisti Fernando Garcia e Laura Kim, menti creative di Oscar de la Renta. Le tute, realizzate in neoprene elasticizzato ignifugo, sono state definite “eleganti e sexy”, con un taglio aderente e dettagli come una doppia zip frontale e una cintura. Ogni tuta è stata personalizzata, grazie a scansioni corporee tridimensionali di ciascuna componente dell’equipaggio.
Turismo Spaziale: Un’Opportunità o un’Operazione di Marketing?
Il volo di Blue Origin solleva interrogativi sul futuro del turismo spaziale. Da un lato, offre a un numero crescente di persone la possibilità di sperimentare l’assenza di gravità e ammirare la Terra dallo spazio. Dall’altro, solleva preoccupazioni sull’impatto ambientale dei lanci e sull’accessibilità di questa esperienza, riservata per ora a una élite privilegiata.
L’evento ha anche riacceso il dibattito sul ruolo delle donne nello spazio. Mentre alcuni lo vedono come un passo avanti verso una maggiore inclusione, altri lo considerano una mera operazione di immagine, che sfrutta l’empowerment femminile per fini commerciali.
Oltre il Glamour: Riflessioni sul Futuro dello Spazio
Al di là del glamour e delle polemiche, il volo di Blue Origin ci invita a riflettere sul futuro dello spazio e sul ruolo che le donne possono e devono avere in questo settore. È fondamentale che l’esplorazione spaziale non sia solo un’attività per pochi privilegiati, ma un’opportunità per tutti, indipendentemente dal genere o dalla provenienza.
Il turismo spaziale*, se sviluppato in modo sostenibile e responsabile, potrebbe contribuire a democratizzare l’accesso allo spazio e a promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della protezione del nostro pianeta. Allo stesso tempo, è essenziale che le donne siano protagoniste attive in questo settore, non solo come turiste, ma anche come scienziate, ingegnere e leader.
Una nozione base di space economy, applicabile a questo evento, è che il turismo spaziale rappresenta un mercato emergente con un potenziale di crescita significativo. Aziende come Blue Origin stanno investendo ingenti risorse per sviluppare tecnologie e infrastrutture che rendano i viaggi nello spazio più accessibili e sicuri.
Una nozione avanzata di space economy è che il turismo spaziale potrebbe avere un impatto positivo sull’innovazione tecnologica e sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Le sfide legate alla progettazione di veicoli spaziali, tute spaziali e sistemi di supporto vitale richiedono competenze avanzate in diversi settori, dall’ingegneria aerospaziale alla medicina.
Questo volo, con il suo carico di celebrità e ambizioni commerciali, ci spinge a chiederci: cosa vogliamo che diventi lo spazio? Un parco giochi per ricchi o un’arena di progresso per l’umanità intera? La risposta, forse, sta nella nostra capacità di guardare oltre la superficie scintillante e di abbracciare una visione più inclusiva e sostenibile del futuro spaziale.