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- L'esopianeta K2-360 b ha una massa di circa 7,6 volte quella terrestre e un raggio 1,5 volte maggiore.
- Il ciclo orbitale di K2-360 b è di 21 ore, rendendolo estremamente vicino alla sua stella e molto caldo.
- Un anno su K2-360 c dura appena 10 giorni, mostrando l'estrema vicinanza del pianeta alla stella madre.
L’identificazione degli esopianeti K2-360 b e TOI-715 b segna un importante traguardo nella ricerca di mondi potenzialmente vivibili. Quest’ultimo si colloca a 137 anni luce dalla Terra ed è all’interno della zona abitabile attorno alla sua stella madre. Con un diametro che supera dell’una e mezza quello terrestre, TOI-715 b risiede in una posizione tale da potenzialmente consentire la presenza d’acqua in stato liquido sulla sua superficie; tuttavia, restano necessarie molte altre condizioni affinché questo possa avvenire. Grazie al Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) sono state possibili queste scoperte. Inoltre, osservazioni future con il telescopio James Webb potrebbero svelare maggiori dettagli sull’atmosfera di questi corpi celesti e su quanto possano essere accoglienti per la vita.
In un universo in continua espansione, la scoperta di nuovi pianeti ci invita a riflettere sulla nostra posizione nel cosmo e sulle possibilità che esso offre. L’espansione rapida della space economy si regge sulla capacità dell’essere umano di esaminare e utilizzare risorse fuori dal nostro pianeta. Comprendere come i pianeti si formano e cambiano nel tempo è essenziale per sviluppare tecnologie innovative necessarie all’esplorazione interplanetaria, con il sogno futuro di poter colonizzare nuovi mondi. La scoperta degli esopianeti come K2-360 b mostra quanto l’universo possa essere ricco in diversità e complessità strutturale, ciascuna scoperta contribuendo a chiarire il nostro ruolo cosmico.
Un aspetto futuristico della space economy è la terraformazione: l’idea che un ambiente planetario possa essere trasformato fino a diventare idoneo alla vita umana. Anche se ciò resta teorico al momento attuale, decifrare ciò che rende una terra abitabile rappresenta una tappa cruciale verso questo obiettivo ambizioso. Mondi estremi simili a K2-360 b fungono da laboratori naturali dove possiamo investigare questi fenomeni complessi per ampliare conoscenza e opzioni future.