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- Eutelsat fornisce internet satellitare all'Ucraina tramite un operatore tedesco.
- L'Italia valuta un sistema satellitare autonomo per la protezione nazionale.
- L'europa investe meno degli usa nello spazio, sia pro capite.
- L'ue deve accelerare alternative europee a starlink come iris².
- Leonardo, Thales e Airbus vogliono unire le risorse spaziali.
Ecco l’articolo con le modifiche richieste:
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La Competizione Spaziale Globale: Europa alla Ricerca di un’Alternativa a Starlink
La sfida per il dominio spaziale si fa sempre più intensa, intrecciandosi indissolubilmente con le dinamiche della politica internazionale. L’Europa, pienamente consapevole della necessità di preservare la propria indipendenza strategica, sta esplorando opzioni che si discostino dall’offerta Starlink di Elon Musk, soprattutto in uno scenario in cui l’affidamento a entità esterne potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza e la sovranità digitale. Gli eventi in Ucraina, dove Starlink si è rivelato fondamentale per le comunicazioni, hanno fatto emergere con forza l’urgenza per l’UE di sviluppare capacità proprie.
Eutelsat e l’Iniziativa Italiana: Due Approcci alla Sfida
Diversi protagonisti europei stanno emergendo in questo scenario competitivo. Eutelsat, un’azienda con radici nel continente, fornisce già servizi internet satellitare all’Ucraina per il tramite di un operatore tedesco, con finanziamenti provenienti da Berlino. L’azienda, nata come struttura intergovernativa europea e successivamente privatizzata, ha acquisito OneWeb, un competitor di Starlink nel campo delle costellazioni satellitari in orbita bassa, benché quest’ultimo sia ancora in vantaggio rispetto a SpaceX.
Contemporaneamente, l’esecutivo italiano sta considerando la fattibilità di un sistema satellitare autonomo, progettato per soddisfare le necessità di protezione e incolumità del paese.

Le Sfide dell’Industria Spaziale Europea
L’industria spaziale europea si trova di fronte a diverse sfide. Da un lato, c’è la necessità di competere con la potenza di fuoco di SpaceX, che domina il mercato dei lanci e delle costellazioni satellitari. Dall’altro, ci sono divisioni interne e resistenze alla creazione di un “campione europeo” che possa rivaleggiare con i colossi americani.
La proposta di Leonardo, Thales e Airbus di unire le loro risorse spaziali in un’unica società ha suscitato preoccupazioni, soprattutto tra le piccole e medie imprese (PMI) del settore, che temono di essere schiacciate da un gigante monopolistico. Anche l’Antitrust UE dovrà valutare attentamente l’operazione per evitare distorsioni del mercato.
Investimenti e Autonomia Strategica: La Via da Seguire
Per competere efficacemente, l’Europa deve aumentare gli investimenti nel settore spaziale e rafforzare la propria autonomia strategica. Come ha sottolineato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Europa investe molto meno degli Stati Uniti nello spazio, sia a livello pubblico che pro capite.
L’ESA sta lavorando per recuperare il ritardo nei lanciatori e nelle costellazioni satellitari, ma è necessario un impegno maggiore da parte degli Stati membri e delle aziende private. Inoltre, è fondamentale che l’Europa mantenga il controllo delle proprie infrastrutture spaziali, evitando di dipendere eccessivamente da attori esterni.
Sovranità Digitale e Sicurezza: Un Imperativo per l’Europa
La competizione nello spazio non è solo una questione tecnologica ed economica, ma anche di sovranità digitale e sicurezza. Affidare le comunicazioni strategiche a società straniere, come Starlink, comporta rischi significativi per la sicurezza nazionale e la privacy dei cittadini.
L’Unione Europea deve accelerare lo sviluppo di alternative europee a Starlink, come il programma Iris², e garantire che le aziende europee abbiano le risorse necessarie per competere con i colossi americani e cinesi. Solo così l’Europa potrà preservare la propria autonomia e giocare un ruolo di primo piano nella space economy del futuro.
Verso un Futuro Spaziale Europeo: Autonomia, Innovazione e Collaborazione
La strada verso un futuro spaziale europeo competitivo e autonomo è lastricata di sfide, ma anche di opportunità. Per superare gli ostacoli, è necessario un approccio strategico che combini investimenti pubblici e privati, innovazione tecnologica e collaborazione tra gli Stati membri.
L’Europa deve puntare su programmi ambiziosi, come Copernicus e Galileo, che hanno dimostrato la sua capacità di eccellere in settori chiave dello spazio. Allo stesso tempo, è fondamentale sostenere le PMI del settore, che rappresentano un motore di innovazione e crescita.
Infine, l’Europa deve rafforzare la propria cooperazione con partner internazionali affidabili, come la NASA, ma senza rinunciare alla propria autonomia strategica. Solo così potrà costruire un futuro spaziale sicuro, prospero e sostenibile per tutti i suoi cittadini.