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LuGre: come l’Italia ha riscritto le regole della navigazione lunare

La missione LuGRE, in collaborazione con la NASA, ha dimostrato la fattibilità dell'utilizzo dei sistemi GNSS terrestri per la navigazione lunare, aprendo nuove prospettive per l'esplorazione spaziale e la space economy.
  • La missione LuGRE ha stabilito un nuovo record, acquisendo segnali GPS e Galileo a una distanza di circa 410.000 chilometri dalla Terra.
  • Il lander Blue Ghost ha catturato la prima eclissi solare dalla superficie lunare in quasi 60 anni, offrendo una prospettiva unica sull'evento.
  • L'esperimento LuGRE è stato operativo fino all'ultimo, calcolando la posizione del lander anche con solo l'1% di carica energetica residua.

La Missione LuGRE: Un Successo Italiano sulla Luna

La missione italiana “LuGRE” (Lunar GNSS Receiver Experiment), a bordo del lander “Blue Ghost” della società statunitense Firefly Aerospace, si è conclusa con successo. Questo test, sostenuto economicamente dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in sinergia con la NASA, è rimasto attivo fino al raggiungimento dell’1% di energia residua da parte del lander, momento in cui è entrato in modalità di inattività per la notte lunare. Realizzato dalla ditta veneta Qascom, con l’apporto scientifico dell’ateneo torinese, LuGRE ha acquisito le onde emesse dai sistemi di geolocalizzazione satellitare GNSS (Global Navigation Satellite System) presenti sulla Terra, aprendo nuove opportunità per i futuri viaggi lunari e l’esplorazione dello spazio profondo.

Il ricevitore dell’esperimento italiano ha raggiunto risultati significativi sia durante il viaggio che sulla Luna. Durante il tragitto, ha acquisito i segnali delle costellazioni satellitari GPS e Galileo a una distanza record di circa 410.000 chilometri dalla Terra. Una volta che il Blue Ghost si è posato sulla superficie lunare, il ricevitore ha intercettato il segnale iniziale, connettendosi e seguendo il percorso di quattro satelliti (due GPS e due Galileo). Per la prima volta, un dispositivo di ricezione sulla Luna ha determinato il proprio posizionamento geografico in tempo reale tramite un sistema posizionato sulla Terra.

Blue Ghost: Un Testimone Privilegiato dell’Eclissi Solare

Il lander Blue Ghost ha catturato un’immagine straordinaria dell’eclissi totale di Sole dalla superficie lunare, un evento raro e prezioso. Questa è la prima eclissi ripresa dal nostro satellite naturale in quasi 60 anni, e la prima in assoluto vista da un lander privato. L’azienda texana Firefly Aerospace ha espresso il suo orgoglio per questo risultato, ottenuto dopo l’allunaggio del 2 marzo 2025. L’immagine mostra il Sole che emerge dalla totalità dietro la Terra, un fenomeno noto come “anello di diamanti”. L’eclissi di Sole è durata circa 5 ore, con 2 ore e 16 minuti di totalità.

Inoltre, è stato realizzato un video che mostra l’interazione tra la superficie lunare e i pennacchi emessi dal motore di Blue Ghost durante la discesa. Il video, ottenuto da oltre 3.000 immagini catturate da una telecamera della NASA montata sul lander, rivela come i pennacchi sollevino la regolite lunare durante la discesa, fornendo informazioni utili per futuri allunaggi.

Dettagli Tecnici e Scientifici della Missione LuGRE

LuGRE è stato attivo fino all’ultimo, calcolando la posizione anche quando il Blue Ghost aveva solo l’1% di carica energetica. Questo esperimento rappresenta il primo ricevitore GNSS a operare oltre l’orbita bassa, progettato per funzionare sia in orbita lunare che sulla superficie della Luna. Il ricevitore è partito il 15 gennaio dal Kennedy Space Center, insieme ad altri nove carichi utili, nell’ambito del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services) della NASA. Il viaggio è durato poco più di un mese e mezzo, con l’allunaggio nel Mare Crisium il 2 marzo alle 9:34 italiane. Per tutta la durata del giorno lunare, che equivale a circa due settimane terrestri, LuGRE ha stabilito molteplici connessioni con l’infrastruttura GNSS terrestre, cessando le operazioni con l’arrivo della notte lunare. L’ASI conferma che il ricevitore ha gettato le basi per sistemi di navigazione e comunicazione basati sul GNSS sulla superficie lunare a supporto di future missioni permanenti.

Implicazioni Future e Prospettive per la Navigazione Lunare

Il successo della missione LuGRE e le immagini dell’eclissi solare catturate dal Blue Ghost rappresentano un passo avanti significativo nell’esplorazione lunare e nello sviluppo di infrastrutture per future missioni. La capacità di utilizzare i sistemi GNSS terrestri per la navigazione sulla Luna apre nuove prospettive per la creazione di sistemi di posizionamento e comunicazione affidabili, essenziali per supportare una presenza umana permanente sul nostro satellite. La missione Blue Ghost ha completato con successo la sua missione, trasmettendo gli ultimi dati (oltre 119 GB in totale) prima di terminare le sue attività. Questo successo dimostra la fattibilità di missioni lunari commerciali e apre la strada a nuove opportunità per l’esplorazione dello spazio profondo.

Oltre la Conquista: Un Nuovo Paradigma per l’Esplorazione Spaziale

La missione LuGRE, con il suo successo nell’utilizzo dei sistemi GNSS terrestri per la navigazione lunare, ci offre uno spunto di riflessione cruciale sulla space economy. La space economy non è solo una questione di tecnologia e ingegneria, ma anche di economia e politica. L’utilizzo di infrastrutture esistenti, come i sistemi GNSS, per supportare le missioni lunari riduce i costi e aumenta l’efficienza, aprendo la strada a un’esplorazione spaziale più sostenibile e accessibile. Questo approccio, basato sulla collaborazione internazionale e sull’innovazione tecnologica, rappresenta un nuovo paradigma per l’esplorazione spaziale, in cui la Luna non è solo una meta da raggiungere, ma un trampolino di lancio per l’esplorazione dello spazio profondo.

Un concetto avanzato di space economy applicabile è quello del lunar resource utilization, ovvero l’utilizzo delle risorse presenti sulla Luna, come l’acqua ghiacciata, per produrre carburante e altri materiali necessari per le missioni spaziali. Questo approccio potrebbe ridurre drasticamente i costi e la dipendenza dalla Terra, rendendo le missioni lunari più autonome e sostenibili. Immagina un futuro in cui le basi lunari si autosostengono grazie alle risorse locali, diventando veri e propri avamposti per l’esplorazione dello spazio profondo. Questo è il potenziale della space economy, un’opportunità per creare un futuro in cui l’umanità possa espandersi oltre i confini della Terra e costruire un futuro interplanetario.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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