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- Scoperta di acqua liquida nei crateri marziani come Russell, basata su 110 immagini ad altissima risoluzione.
- L'acqua appare in forma liquida anche se temporanea, grazie a condizioni meteorologiche uniche durante la primavera marziana.
- Possibili implicazioni per future missioni spaziali e la ricerca di vita microbica aliena nei crateri di Marte.
La scoperta dell’acqua liquida su Marte
La recente scoperta di acqua liquida su Marte rappresenta un passo significativo nella comprensione del Pianeta Rosso. Gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno analizzato le immagini della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA, identificando la presenza di acqua liquida in specifici crateri marziani. Questa scoperta è stata resa possibile grazie all’osservazione dei cosiddetti “gullies”, calanchi dunali che si formano sulle dune di Marte. I ricercatori, Adriano Nardi e Antonio Piersanti, hanno esaminato 110 immagini ad altissima risoluzione raccolte nell’arco di 8 anni marziani, pari a circa 16 anni terrestri, per giungere a questa conclusione. La sonda MRO, in orbita dal 2006, è dotata di strumenti avanzati come la fotocamera HiRISE, che ha permesso di mappare ampie aree del pianeta. Tra le regioni di maggiore interesse vi è il cratere Russell, caratterizzato da enormi dune modellate dal vento e dalla presenza di canaloni lineari, i “linear gullies”, che potrebbero essere formati dalla brina e dall’acqua liquida.
Il contesto geologico e storico di Marte
Marte, circa 3.7 miliardi di anni fa, possedeva un’atmosfera più densa e ospitava laghi e oceani. Tuttavia, nel corso del tempo, gran parte dell’atmosfera è andata perduta, rendendo difficile la presenza di acqua liquida stabile sulla superficie. La ricerca dell’INGV ha evidenziato che, seppur per brevi periodi, l’acqua può apparire in forma liquida nelle prime giornate della primavera marziana, grazie a fenomeni meteorologici unici. Questi eventi si verificano in condizioni di temperatura e pressione che permettono all’acqua di esistere nel suo punto triplo, coesistendo come solido, liquido e vapore. La presenza di acqua liquida, anche se temporanea, potrebbe avere implicazioni significative per la comprensione della geologia marziana e per la ricerca di forme di vita microbiche.
Prospettive future e implicazioni della scoperta
La scoperta di acqua liquida su Marte apre nuove prospettive per l’esplorazione spaziale. Se confermata, potrebbe influenzare la scelta dei siti di atterraggio per future missioni con astronauti. Inoltre, la presenza di acqua liquida potrebbe indicare la possibilità di un ciclo parziale dell’acqua all’interno di specifici crateri, come Russell, Kaiser e Korolev. Questi luoghi potrebbero essere ideali per la ricerca di forme di vita aliena microbica. La ricerca condotta dall’INGV rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle dinamiche marziane e potrebbe fornire indizi cruciali per future esplorazioni.
Un oceano nascosto sotto la superficie marziana?
Un altro studio ha suggerito la presenza di un vasto accumulo di ghiaccio sotto la superficie di Marte, nella formazione geologica Medusae Fossae. Utilizzando i dati radar della sonda Mars Express dell’ESA, i ricercatori hanno ipotizzato che, se il ghiaccio si sciogliesse, potrebbe coprire Marte con un oceano profondo tra 1,5 e 2,7 metri. Questo strato di ghiaccio è coperto da un deposito di polvere o cenere vulcanica, che ne nasconde la presenza. La scoperta di questo potenziale oceano sotterraneo potrebbe fornire ulteriori indizi sulla storia idrologica di Marte e sulla possibilità di vita passata sul pianeta.
Riflessioni sulla space economy e l’esplorazione marziana
L’acqua su Marte non è solo un elemento di curiosità scientifica, ma rappresenta un tassello fondamentale nella space economy. La possibilità di utilizzare risorse in loco, come l’acqua, potrebbe ridurre significativamente i costi delle missioni spaziali e rendere più sostenibile l’esplorazione umana del pianeta. Inoltre, la presenza di acqua liquida potrebbe facilitare la produzione di ossigeno e idrogeno, elementi essenziali per la vita e il carburante. In un contesto più avanzato, la space economy potrebbe vedere la nascita di infrastrutture per l’estrazione e l’utilizzo delle risorse marziane, aprendo nuove opportunità economiche e scientifiche. La scoperta dell’acqua liquida su Marte ci invita a riflettere su come l’esplorazione spaziale possa trasformare la nostra comprensione del sistema solare e del nostro posto nell’universo.
Per approfondire:
Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
