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- La macchia solare AR 3964 ha raddoppiato le sue dimensioni in sole 24 ore, superando i 25.000 chilometri di diametro.
- Possibilità di potenti eruzioni solari Classe X che potrebbero causare spettacolari aurore boreali visibili in Italia.
- Le tempeste geomagnetiche causate possono variare da G1 (lieve) a G5 (estremo), con potenziali danni alle infrastrutture tecnologiche.
Il giorno venerdì 17 gennaio alle ore 13:35 UTC, si è registrato un brillamento solare appartenente alla Classe M7.4 nella macchia AR 3964; questo rappresenta il secondo livello più elevato dopo quello della Classe X. Tale evento, segnalato da Solar Ham, suggerisce che questa specifica regione potrebbe dare origine presto a un brillante X-Flare. La comunità scientifica invita alla prudenza e alla costante attenzione ai vari sviluppi dell’attività solare in aumento. Pur essendo difficile anticipare esattamente come evolverà la situazione futura, le peculiari condizioni e ubicazione della macchia solare fanno pensare all’imminente possibilità di spettacolari illuminazioni atmosferiche ed eventi geomagnetici degni d’attenzione.
Inoltre, nel vasto scenario della space economy emerge l’importanza cruciale delle attività solari sulle tecnologie contemporanee. Le tempeste geomagnetiche esercitano effetti notevoli sui satelliti, dispositivi essenziali per garantire comunicazioni globali efficaci, navigazione precisa e monitoraggio ambientale accurato. Un concetto fondamentale per comprendere appieno la space economy è legato all’importanza della resilienza delle infrastrutture spaziali; tali sistemi devono essere progettati in modo tale da poter resistere agli eventi estremi causati dall’attività solare. Nel panorama della space economy, è fondamentale sviluppare tecnologie specifiche per la previsione e mitigazione dei rischi associati alle tempeste solari. Questo ci porta a sottolineare quanto sia cruciale intraprendere un approccio sistematico e integrato nella gestione delle risorse nello spazio; solo così sarà possibile tutelare non soltanto l’operatività quotidiana dei servizi essenziali, ma anche garantire la sicurezza complessiva delle missioni spaziali.