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- Euclid ha censito circa 26 milioni di galassie fino a 10,5 miliardi di anni luce.
- Scoperti circa 500 candidati lenti gravitazionali, molte mai osservate prima.
- 10.000 volontari hanno aiutato a identificare le lenti tramite il progetto Space Warps.
Il telescopio spaziale Euclid, lanciato nel 2023 dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha svelato le sue prime osservazioni scientifiche, spalancando una prospettiva inedita sull’universo oscuro. Questa missione di portata ambiziosa si propone di mappare un terzo della sfera celeste, approssimativamente 14.000 gradi quadrati, al fine di studiare la materia oscura e l’energia oscura, gli enigmatici elementi che compongono il 95% del cosmo.
Un Primo Sguardo Profondo nel Cosmo
Il primo insieme di dati provenienti da Euclid include le scansioni iniziali di tre porzioni di cielo designate come campi profondi: Deep Field North, Deep Field Fornax e Deep Field South. Questi campi saranno oggetto di osservazioni ripetute durante i sei anni della missione, con l’obiettivo di ottenere immagini sempre più dettagliate e complete.
Grazie a una sola rilevazione, Euclid ha censito circa 26 milioni di galassie, alcune collocate a distanze fino a 10,5 miliardi di anni luce. Tale risultato è ragguardevole, se si considera che la zona esaminata in questa prima divulgazione ammonta a soli 63 gradi quadrati, l’equivalente di circa 300 volte l’area della luna piena.

La Caccia alle Lenti Gravitazionali
Uno dei risultati più sorprendenti di questo rilascio iniziale è la scoperta di circa 500 candidate lenti gravitazionali forti. Le lenti gravitazionali si generano quando la luce proveniente da una galassia remota subisce una distorsione e un’amplificazione a causa della gravità esercitata da una galassia massiccia o da un raggruppamento di galassie situate tra noi e la fonte luminosa. Questo fenomeno, predetto dalla teoria della relatività generale di Einstein, concede agli astronomi l’opportunità di investigare galassie estremamente distanti e deboli, che altrimenti resterebbero invisibili. La scoperta di un numero così elevato di lenti gravitazionali in una fase così iniziale della missione suggerisce che Euclid si rivelerà uno strumento prezioso per lo studio della distribuzione della materia oscura e l’espansione dell’universo.
Quasi tutte queste lenti gravitazionali non erano mai state osservate prima, rendendo questa scoperta ancora più significativa. Alcune di queste lenti mostrano anche delle doppie immagini, ovvero due galassie distinte a diverse distanze che vengono amplificate dalla stessa galassia in primo piano. Analizzando la distorsione delle immagini, i ricercatori sperano di calcolare la variazione nella velocità di espansione dell’universo nel tempo.
Il Ruolo della Citizen Science e dell’Intelligenza Artificiale
L’identificazione delle lenti gravitazionali è stata resa possibile grazie alla combinazione di modelli di intelligenza artificiale e all’aiuto di circa 10.000 volontari, tra cittadini comuni e appassionati di astronomia. Questi volontari hanno partecipato al progetto Space Warps, ispezionando le immagini di Euclid per identificare le lenti gravitazionali. *I potenziali eventi individuati inizialmente tramite algoritmi di intelligenza artificiale sono stati successivamente vagliati e convalidati sia dai volontari che dal team di ricerca. Questo approccio collaborativo dimostra il valore della citizen science nella ricerca astronomica e la capacità dell’intelligenza artificiale di accelerare il processo di scoperta. Le stime indicano che, con la diffusione dei dati del primo anno di osservazioni, attesa per ottobre 2026, si conteranno approssimativamente 7000 lenti gravitazionali forti identificate da Euclid, e circa 100.000 entro il termine della missione.
Verso una Comprensione Più Profonda dell’Universo Oscuro
I dati raccolti da Euclid sono liberamente accessibili sulla piattaforma ESASky dell’ESA. Questo permette alla comunità scientifica di tutto il mondo di analizzare i dati e di contribuire alla scoperta di nuovi fenomeni cosmici. Unitamente alla divulgazione dei dati, è prevista la pubblicazione di una ventina di studi scientifici, che saranno sottoposti al processo di valutazione tra pari da parte della rivista Astronomy & Astrophysics.*
Questi articoli scientifici esaminano una vasta gamma di tematiche, dalla morfologia delle galassie alla formazione stellare, fino all’evoluzione cosmica.
Euclid: Una Nuova Era per la Cosmologia
La missione Euclid rappresenta un passo avanti significativo nella nostra comprensione dell’universo. Grazie alla sua capacità di mappare un’ampia porzione del cielo con elevata precisione, Euclid fornirà dati preziosi per studiare la materia oscura e l’energia oscura, le forze misteriose che guidano l’espansione dell’universo. La scoperta di un numero elevato di lenti gravitazionali e la collaborazione tra scienziati e cittadini dimostrano il potenziale di Euclid per rivoluzionare la cosmologia e svelare i segreti dell’universo oscuro.
Amici appassionati di spazio, spero che questo viaggio tra le stelle vi sia piaciuto! Parlando di space economy, è fondamentale capire che missioni come Euclid non sono solo avventure scientifiche, ma anche motori di innovazione tecnologica. Ogni strumento sviluppato per esplorare il cosmo ha il potenziale di essere adattato e utilizzato in settori terrestri, creando nuove opportunità economiche e migliorando la nostra vita quotidiana.
Un concetto avanzato di space economy legato a Euclid è l’analisi dei big data. La quantità di dati generata da Euclid è enorme, e la loro elaborazione richiede lo sviluppo di algoritmi sofisticati e infrastrutture di calcolo avanzate. Queste competenze possono essere applicate in altri settori, come la medicina, la finanza e l’energia, creando nuove opportunità di business e migliorando l’efficienza dei processi decisionali.
Vi invito a riflettere su come la ricerca spaziale possa contribuire al nostro futuro. Ogni scoperta, ogni innovazione tecnologica, ogni dato raccolto da missioni come Euclid ha il potenziale di trasformare il nostro mondo e di aprire nuove frontiere per l’umanità.
- Prime immagini di Euclid: rivelano il potenziale del telescopio per la mappatura 3D.
- Il progetto Zooniverse che coinvolge volontari nell'identificazione di lenti gravitazionali nelle immagini Euclid.
- Pagina ufficiale ESA con panoramica della missione Euclid per energia e materia oscura.
- Dettagli sui campi profondi di Euclid e i primi risultati scientifici.